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dissipatori

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La dissipazione termica

Questa pagina tratta velocemente il problema della dissipazione del calore nei dispositivi elettronici di potenza.

Premessa

I componenti elettronici, nel loro normale funzionamento, dissipano potenza. Ad esempio in un transistor BJT attraversato dalla corrente IC con ai suoi capi una tensione VCE la potenza dissipata vale:

`P_D=I_C V_(CE)`

Se il transistor funziona in commutazione sarà comunque presente una tensione VCEsat nello stato ON1).

La potenza elettrica assorbita viene dissipata in calore che, sviluppandosi a partire dalla zona in silicio, si propaga prima a tutto il componente e poi verso l'ambiente esterno. Ipotizzando che il componente sia inizialmente alla temperatura ambiente si ha prima il riscaldamento del componente poi la dissipazione verso l'ambiente che ha una temperatura più bassa. Raggiunto il regime termico la temperatura del componente non cambia più e tutto il calore viene dissipato verso l'ambiente esterno. In queste condizioni occorre verificare che la temperatura della giunzione - cioè del silicio - non superi il valore massimo indicato nei datasheet col simbolo TJ, pena la rottura o il malfunzionamento del componente.

Un po' di teoria

Prima di procedere richiamiamo alcuni concetti legati alla trasmissione del calore:

  • la temperatura misura lo stati di agitazione di un corpo e si misura in gradi Celsius o Kelvin2)
  • il calore è l'energia scambiata tra due corpi a temperatura diversa e si misura in Joule
  • il calore scambiato nell'unità di tempo è la potenza trasmessa e si misura in Watt
  • si parla regime termico quando tutto il calore fornito a un corpo viene ceduto all'ambiente (non fa aumentare la temperatura del corpo che rimane costante)
  • la la capacità termica quantifica l'attitudine di un corpo ad accumulare calore; la trasmissione di calore infatti non è istantanea: un corpo si mette del tempo a riscaldarsi e quando non assorbe più calore impiega del tempo a raffreddarsi perché cioè a dissipare il calore accumulato

Ricordiamo poi che la trasmissione di calore può avvenire per:

  • conduzione, tra due corpi in contatto o due zone di un corpo3)
  • convezione, dove un fluido, riscaldatosi per conduzione, si muove verso l'alto4) trasferendo calore ad altri corpi per conduzione
  • irraggiamento, che avviene a distanza e anche nel vuoto5), attraverso radiazioni elettromagnetiche

Di questi tre fenomeni il primo è il più efficace e l'ultimo è spesso trascurabile.

Verifica termica

Il procedimento seguente

  • a regime termico

Dissipatori

I dissipatori o radiatori servono a smaltire il calore generato su un dispositivo elettronico. Sono caratterizzati da:

  • bassa resistenza termica RHA tra dissipatore e ambiente
  • una resistenza termica RCH tra contenitore e dissipatore che dipende dal montaggio e che può essere ridotta applicando una pasta termica tra le due parti

In genere sono fatti in metallo - alluminio o, meglio ancora, rame - e presentano una grande superficie, spesso alettata6), per favorire lo scambio di calore. Le prestazioni migliorano se si monta una ventola sul dissipatore.

Traccia

Contesto: regime termico (la temperatura non cambia) ed elettrico (corrente continua o periodica)

7)

Rth=(T1-T2)/Rth

Rth : tiene conto della trasmissione del calore per tre fenomeni

Si parte da Ta (stimata o misurata) nelle condizioni più gravose di esercizio previste. Poi Tj e Rjc da datasheet. Pd da condizioni di utilizzo (verificando con datasheet). Rch da datasheet Si ricava Rha (migliorabile con alettatura orientata verticalmente e ventilazione forzata).

Risorse

Per approfondire l'argomento:

  • dal libro di testo di Elettronica ed Elettrotecnica per la classe quarta: sezione 18B (analogia elettrica e problemi pratici)
  • dal libro di testo di Tecnologie e Progettazione per la classe quarta: paragrafo 7 unità 4 del modulo 7 (trattazione sintetica)
  • dal libro di testo di Tecnologie e Progettazione per la classe terza: unità 3 del modulo 1 (teoria sulle sollecitazioni termiche)
  • pagina Wikipedia sulla Resistenza_termica
  • Sito di appunti del Prof. Villa dell'ITT di Lecco

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1)
Per i MOSFET si considera una RGSon e il calcolo diventa `P_D=R_(GSon) I_(D)^2`
2)
0°K = -273°C
3)
gli urti tra molecole producono un trasferimento di energia
4)
a causa della differente densità, maggiore per la parte fredda
5)
ad esempio quello trasmesso dal sole
6)
i dissipatori devono essere montati in modo che l'alettatura sia orientata in verticale
7)
in alternata valori medi, in alta frequenza si ragiona con l'impedenza termica
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dissipatori.1485296701.txt.gz · Ultima modifica: 2020/07/03 15:59 (modifica esterna)