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Indice
Unità 3 - Simbologia negli schemi di impianti elettrici
1 Principi generali
Il disegno tecnico ha lo scopo di mettere in evidenza le caratteristiche costruttive e/o funzionali di un apparecchio o di un impianto. Nel disegno elettrico vengono messe in evidenza le sole caratteristiche funzionali senza fare riferimento a forma e dimensioni.
Il disegno elettrico prevede una rappresentazione schematica e semplificata delle varie parti che vengono rappresentate con opportuni segni grafici (simboli) uniti da connessioni (linee) che li collegano elettricamente. In Italia i segni grafici da utilizzare sono stabiliti dalle norme CEI (comitato tecnico 3); a livello internazionale dall'IEC.
I disegni (o tavole) vengono realizzati su fogli di formato standard (vedi tabella 1) e contengono un riquadro, detto anche cartiglio, che contiene le informazioni più importanti sul disegno, ad esempio:
- titolo
- autore
- data
- numero di pagine
Le norme non stabiliscono come devono essere tracciate le linee ma di solito:
- si usa uno spessore maggiore per correnti elevate o tensioni elevate
- si usano linee tratteggiate per indicare un collegamento meccanico
2 Il disegno elettrico
Un tecnico deve essere in grado di eseguire ed interpretare degli schemi elettrici. Questi sono classificati secondo quattro criteri:
- in base all'estensione della rappresentazione si parla di schema:
- panoramico (insieme di impianti)
- d'assieme (intero impianto)
- parziale (parte di impianto)
- in base alla completezza della rappresentazione si parla di schema:
- completo (tutte le parti)
- semplificato (solo le parti essenziali)
- di principio (rappresentazione più semplice possibile sufficiente comprendere il funzionamento)
- in base alla rappresentazione dei conduttori si parla di schema:
- multifilare (tutti i conduttori sono indicati da una linea)
- unifilare (una linea rappresenta più conduttori)
- in base al modo di rappresentazione si parla di schema:
- ordinario (le parti sono disposte in modo da semplificare la rappresentazione)
- di montaggio (mostra le connessioni, le morsettiere e rispetta le posizioni reciproche)
- topografico (rispetta la disposizione delle parti nello spazio e raggruppa in conduttori)
- funzionale (evidenzia la sequenza delle operazioni nei circuiti di comando)
Spesso è utile ricorrere a più di una rappresentazione di uno schema elettrico. Quelli che utilizzeremo più spesso sono:
- lo schema di principio, per illustrare il funzionamento di un circuito
- lo schema di montaggio, per montare il circuito
- lo schema unifilare, per rappresentare in maniera semplificata circuiti complessi
- lo schema funzionale, per evidenziare le operazioni nei circuiti di comando (in particolare dove si fa uso di relé)
3 Contenuto di uno schema circuitale
Uno schema circuitale mostra che funzione svolge il circuito indicando con dei segni grafici i componenti che ne fanno parte e il modo in cui sono collegati. Forma, dimensione e posizione dei componenti vengono trascurate per semplificare la rappresentazione e mettere in evidenza il solo aspetto funzionale.
Gli schemi devono essere semplici e comprensibili; in quest'ottica si può:
- far ricorso alla rappresentazione unifilare
- utilizzare dei blocchi per rappresentare parti complesse mostrate in dettaglio altrove
Nel tracciare i disegni conviene:
- utilizzare linee rette limitando gli incroci e i cambi di direzione
- disporre il circuito in verticale o orizzontale
- indicare le derivazioni con un punto (ma non è strettamente necessario)
- allineare i componenti
- indicare con dei riferimenti i rimandi ad altri fogli
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