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Seconda prova 2023-2024

Qui il testo della prova.

Si tratta di una prova tutto sommato facile. Non c'è il condizionamento di segnale ma c'è il dimensionamento di un MAT e qualcosa sugli impianti industriali che negli anni passati non capitava quasi mai.

Esame del testo della prima parte

Ci sono molte informazioni che non saranno utili ai fini della soluzione della prova, ad esempio:

E' necessario fare delle ipotesi, ad esempio:

Ingressi, uscite e altri segnali

INGRESSI DIGITALI

USCITE DIGITALI

INGRESSI ANALOGICI

Per la pressione viene usato un sensore Pirani con uscita logaritmica. Il calcolo dei valori di tensione corrispondenti alle soglie di pressione è facile e non è necessario condizionare il segnale visto che l'uscita è tra 0,5 e 8,5V e gli ingressi analogici dei PLC sono tipicamente tra 0 e 10V.

TIMER E CONTATORI

Punto A

La potenza richiesta all'albero del riduttore si calcola come coppia per velocità di rotazione:

`P=C cdot omega=C cdot {n dot 2 pi}/{60}= {130 cdot 40 cdot 2 pi}/60 ~=550W`

Il rapporto di riduzione si ottiene procedendo per tentativi considerando la velocità dei tre gruppi di motori (da sei, quattro e due poli) e dividento per la velocità richiesta in uscita (40 rpm). Per il primo gruppo vale:

`i = 950/40~=24`

Dalla tabella dei riduttori si ottiene il rendimento corrispondente al rapporto di riduzione più vicino. Ad esempio con i=25 risulta ƞ = 44%. Si calcola la potenza minima richiesta al motore come rapporto tra la potenza all'albero del riduttore e il rendimento del riduttore quindi:

`P_m = 55/0.44~=1200 W`

Quindi si sceglie un motore con potenza nominale superiore al valore calcolato: il motore 3 o il quattro.

Punto B

Il testo riporta una figura con uno schema di potenza e uno di comando del motore. Si può partire da quello prevedento le solite protezioni impiegate nell'azionamento dei motori (relè termico, magnetotermico, differenziale a monte, ecc.). Per il PLC si fa il solito disegno che evidenza ingressi e uscite.

Punto C

Il diagramma SFC che rappresenta l'algoritmo di gestione della macchina potrebbe essere il seguente. Il testo non dice cosa succede quando termina il ciclo; qui si suppone che porta si apra e si attende la pressione di P3 per chiuderla e tornare al passo P0.

Punto D

Si ipotizza che KA sia in contatto normalmente chiuso di guasto dell'inverter. La parte evidenziata è la classica marcia arresto di MAT dove:

Dall'esame del grafico si deduce che:

Seconda parte

Quesito 1

Il quesito uno è apparentemente un quesito di robotica. In realtà basta fare qualche considerazione su quale robot utilizzare (uno SCARA forse è la scelta più adatta) e calcolare di conseguenza le dimensione dei bracci.

Quesito 2

Si tratta di completare uno schema funzionale a partire da un diagramma temporale. Mancano un temporizzatore e due contattori. Non è complicato, basta riflettere un po' e cercare i simboli nel manuale del perito.

Quesito 3

Si copia dal manuale del perito perché l'argomento non lo trattiamo di solito.

Quesito 4

Si possono scrivere delle considerazioni generali sulle motivazioni, i vantaggi e gli svantaggi dei sensori con uscita in corrente. Per l'interfacciamento si disegna il convertitore corrente tensione già visto per condizionare il sensore di temperatura AD590.