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quadri

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Quadri

Prerequisiti

  • Distribuzione AC in BT
  • fase, neutro, PE
  • interruttori automatici
  • sistema trifase e definizioni
  • carichi trifase con collegamento a stella e triangolo, presenza o meno neutro

Elenco prove

  • marcia arresto
  • teleinversione
  • timer (avviamento ritardato) con relè ausiliario

Tabella prove

Tabella con assegnazione quadri e punteggi. Gli studenti Paganelli, Silighini e Zamagna hanno assemblato tre nuovi quadri.

Cosa c'è dentro

Le esercitazioni sugli impianti industriali si realizzano utilizzando dei quadri come quello in figura.

quadro per le esercitazioni

All'interno del quadro si realizzano i circuiti delle esercitazioni cablando correttamente altri dispositivi (teleruttori, relè, temporizzatori)1) poi si procede al collaudo collegando:

  • alimentazione trifase
  • motore asincrono trifase
  • pulsantiera di comando

Il quadro per le esercitazioni può essere rappresentato schematicamente così:

Quadro per le esercitazioni

Come si vede sono già installati alcuni componenti essenziali che non vanno mai smontati, cioè:

  • connettore a baionetta per l'alimentazione (in alto)
  • connettore a baionetta per il motore (in mezzo)
  • connettore per pulsantiera (verde, in alto)
  • morsettiera motore e alimentazione (a sinistra)
  • morsettiera comando (a destra)
  • interruttore rotativo generale con blocco porta 2)
  • trasformatore 380V/24V

All'interno del quadro troviamo anche:

  • le barre omega, sulle quali si innestano dispositivi e morsettiere
  • canaline per la posa dei cavi
  • messa a terra (PE collegato telaio del quadro)

Nello schema le sigle utilizzate per i conduttori e le morsettiere sono:

L1, L2, L33), N alimentazione dall'esterno alla morsettiera
T1, T2, T3, N alimentazione lato interno
N neutro
U, V, W linea motore
COM, PALT, PM1, PM2 comune , arresto, marcia1 e marcia2 per la pulsantiera

Tensione dei circuiti ausiliari

Negli impianti industriali, insieme alla bassa tensione industriale (380/400V trifase) destinata ai circuiti di potenza è presente un secondo sistema di alimentazione, a tensione più bassa, per l'alimentazione dei circuiti ausiliari. I principali utilizzi sono:

  • circuiti di comando
  • segnalazione (lampade, suonerie)
  • consenso
  • apriporta

Un valore tipico per la tensione di alimentazione dei circuiti ausiliari è 24V AC4)(non pericolosa perché inferiore a 50V). Naturalmente i dispositivi da installare nel quadro (contattori, relè ausiliari, temporizzatori) vanno scelti tenendo conto di questo valore. I circuiti ausiliari possono essere realizzati con conduttori di piccola sezione (fino a 0,5 mm²).

Trasformatore

Per ottenere la tensione di 24V AC dalla tensione di rete (trifase o monofase) si usa un trasformatore con:

  • circuito primario (ingresso) a 400V (può essere presente una presa intermedia per la 230V)
  • circuito secondario (uscita) a 24V (può essere presente una presa intermedia per ottenere 12V + 12V)

Il trasformatore presente nel quadro ha una potenza apparente di 30VA sufficiente ad alimentare i vari dispositivi montati nei circuiti ausiliari.

Particolarità:

  • affidabile ed economico
  • funziona solo in AC
  • garantisce l'isolamento galvanico tra i circuiti di potenza e ausiliari
  • non spreca energia

Contattori

I contattori funzionano come i relé ma per tensioni/correnti/potenze elevate. Sono sempre NA (normalmente aperti, NO in inglese) e hanno bisogno di un circuito di autoritenuta per mantenere la bobina alimentata dopo la pressione del pulsante.

Relè

I relè industriali Due tipologie a seconda dello zoccolo:

  • octal con 8 morsetti (2 per la bobina e 2 ausiliari con comune|NO|NC)
  • undecal con 11 morsetti (2 per la bobina e 3 ausiliari con comune|NO|NC)

Nei circuiti con relè:

  • l'autoritenuta va in parallelo al comando
  • la bobina in serie al comando
  • per l'apertura si mette un contatto NC in serie

Il funzionamento dei relè in dotazione (finder 60.12.8.024.0040) è descritto nel relativo fascicolo tecnico.

Timer

Il funzionamento dei timer in dotazione (finder 88.12) è descritto nel relativo fascicolo tecnico.

Schemi

Spesso negli schemi il circuito di comando e quello di potenza sono disegnati separatamente. Il circuito di potenza è rappresentato con uno schema ordinario, quello di comando e segnalazione con uno schema funzionale.

Si ricorda che negli schemi funzionali:

  • l'alimentazione è indicata da due linee orizzontali, una in alto (24V) e una in basso
  • i dispositivi si inseriscono in segmenti verticali tra le linee dell'alimentazione
  • l'ordine con cui si rappresentano i vari segmenti da sinistra a destra è: comando → ausiliari → segnalazione
  • le sigle identificative vanno poste a sinistra o sopra i simboli dei dispositivi

Nelle sigle dei dispositivi la prima lettera indica:

  • F protezione
  • H segnalazione
  • K relè/contattore
  • M motore
  • Q manovra
  • S comando

seguita da un numero che serve a distinguere dispositivi dello stesso tipo.

Negli schemi possono comparire altre sigle per facilitare il montaggio del circuito, ad esempio:

  • numeri progressivo o sigle dei morsetti dei componenti
  • numero o sigle che identificano i conduttori

Motore asincrono

Premessa: una breve introduzione al motore asincrono è disponibile negli appunti di quinta di elettronica.

I circuiti delle varie prove azionano motori asincroni trifase5). Questi motori sono i più utilizzati in campo industriale perché:

  • sono semplici ed economici
  • si collegano direttamente alla rete
  • vanno a velocità quasi costante

tuttavia presentano alcuni difetti:

  • assorbono correnti molto elevate allo spunto (cioè in partenza)
  • hanno prestazioni scadenti allo spunto (coppia bassa)
  • sono difficili da controllare (per regolare la velocità serve un inverter)

Nell'industria vengono utilizzati per le movimentazioni più semplici, dove non servono prestazioni elevate allo spunto o non è richiesto un controllo preciso della velocità.

L'alimentazione del motore trifase avviene con un cavo multipolare con i tre conduttori di fase e il PE (il neutro non serve perché è un carico equilibrato). I tre conduttori di fase sono collegati alla morsettiera del motore opportunamente predisposta in base alla tensione disponibile e alla tipologia del motore. Con dei ponti metallici è possibile collegare i sei morsetti (dei avvolgimenti del motore) a stella o a triangolo, come mostrato in figura.

morsettiera con collegamento a stella (Y) o a triangolo (Δ)

Il collegamento va scelto in base alle indicazioni presenti sulla targa (ad esempio se è previsto il collegamento a triangolo con una tensione concatenata di 400V sarà indicato Δ 400V) e rispettando le sigle sui morsetti. Per l'inversione di marcia occorre scambiare due fasi.

senso di marcia linea morsetti motore
orarioL1 L2 L3U V W
antiorarioL1 L3 L2U V W

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1)
generalmente i circuiti di potenza vanno in alto e quelli di comando in basso
2)
è un sezionatore di manovra; non è automatico e non è in grado di interrompe correnti di guasto
3)
a volte indicati con le lettere R, S, T
4)
si usa anche la 24V CC e sempre più raramente 48V AC e 110V AC
5)
detti anche motori a induzione
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quadri.1476878717.txt.gz · Ultima modifica: 2020/07/03 15:59 (modifica esterna)