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La dissipazione termica

Questa pagina tratta velocemente il problema della dissipazione del calore nei dispositivi elettronici di potenza.

Premessa

I componenti elettronici, nel loro normale funzionamento, dissipano potenza. Ad esempio in un transistor BJT attraversato dalla corrente IC con ai suoi capi una tensione VCE la potenza dissipata vale:

`P_D=I_C V_(CE)`

Se il transistor funziona in commutazione sarà comunque presente una tensione VCEsat nello stato ON1).

La potenza elettrica assorbita viene dissipata in calore che, sviluppandosi a partire dalla zona in silicio, si propaga prima a tutto il componente e poi verso l'ambiente esterno. Ipotizzando che il componente sia inizialmente alla temperatura ambiente si ha prima il riscaldamento del componente poi la dissipazione verso l'ambiente che ha una temperatura più bassa. Raggiunto il regime termico la temperatura del componente non cambia più e tutto il calore viene dissipato verso l'ambiente esterno. In queste condizioni occorre verificare che la temperatura della giunzione - cioè del silicio - non superi il valore massimo indicato nei datasheet col simbolo TJ, pena la rottura o il malfunzionamento del componente.

Un po' di teoria

Prima di procedere richiamiamo alcuni concetti legati alla trasmissione del calore:

Ricordiamo poi che la trasmissione di calore può avvenire per:

Di questi tre fenomeni il primo è il più efficace e l'ultimo è spesso trascurabile.

Calcolo della temperatura di giunzione

Il procedimento seguente vale a regime termico (la temperatura non cambia nel tempo) e in regime elettrico stazionario (in continua o in regime periodico) e si basa sul concetto di resistenza termica. Questa è la resistenza che incontra il calore nel propagarsi da un corpo a temperatura maggiore verso uno a temperatura minore. Analiticamente vale:

`R_(th)=(T_1 - T_2)/P_D`

dove il termine al numeratore è la differenza tra le due temperature e quello al denominatore è la potenza trasmessa (l'unità di misura sono [°C/W]). Applicando questa definizione ad un componente elettronico, se sono note temperatura ambiente, potenza elettrica da dissipare in calore e resistenza termica del componente è possibile ricavare la temperatura di giunzione:

`T_J=T_A + P_D R_(th)`

In pratica si procede così:

A questo punto si può usare la formula sopra per:

Analogia elettrica

Per calcolare le temperature di giunzione, contenitore e dissipatore si può far ricorso ad un'analogia elettrica valida a regime termico7). La corrispondenza tra grandezze termiche ed elettriche è la seguente:

grandezza termica grandezza elettrica
temperaturatensione
resistenza termicaresistenza
potenza dissipatacorrente

Allora si può considerare il seguente circuito, dove la temperatura ambiente è rappresentata dal generatore di tensione e la potenza dissipata dal generatore di corrente.

analogia elettrica nei fenomeni di dissipazione termica

Risolvendo il circuito è possibile risalire alla tensione dei punti intermedi (rispetto a massa) e quindi alla temperatura dei vari componenti.

Dissipatori

I dissipatori o radiatori servono a smaltire il calore generato su un dispositivo elettronico. Sono caratterizzati da:

In genere sono fatti in metallo - alluminio o, meglio ancora, rame - e presentano una grande superficie, spesso alettata8), per favorire lo scambio di calore. Le prestazioni migliorano se si monta una ventola sul dissipatore.

Risorse

Per approfondire l'argomento:

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1)
Per i MOSFET si considera una RGSon e il calcolo diventa `P_D=R_(GSon) I_(D)^2`
2)
0°K = -273°C
3)
gli urti tra molecole producono un trasferimento di energia
4)
a causa della differente densità, maggiore per la parte fredda
5)
ad esempio quello trasmesso dal sole
6)
vedere anche la SOA (safe operation area)
7)
altrimenti bisogna considerare anche la capacità termica delle varie parti
8)
i dissipatori devono essere montati in modo che l'alettatura sia orientata in verticale