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unita_3_4 [2015/11/02 22:53] – [8 Il progetto degli impianti elettrici negli edifici ad uso civile] adminunita_3_4 [2020/07/03 15:59] (versione attuale) – modifica esterna 127.0.0.1
Linea 76: Linea 76:
 ===== 6 Impianto luce con comando a relé ===== ===== 6 Impianto luce con comando a relé =====
  
 +Il circuito con comando a relé è utilizzato negli impianti di illuminazione più estesi dove è richiesto il comando da più punti. Si tratta di una soluzione più complicata rispetto alle precedenti perché prevede due circuiti separati:
 +  * un **circuito di comando** azionato tramite pulsanti, che può essere anche in bassa tensione (ad esempio 24V alternata)
 +  * un **circuito di potenza** per l'alimentazione delle lampade
 +
 +Questo comporta una serie di vantaggi:
 +  * maggiore sicurezza nel caso di comando in bassa tensione
 +  * semplificazione dei collegamenti nel circuito di comando (tutti pulsanti collegati allo stesso modo)
 +  * maggiore flessibilità nel circuito di comando (facilmente estendibile/modificabile senza toccare il circuito di potenza)
 +
 +Gli svantaggi invece sono:
 +  * maggiore complessità
 +  * rumore all'attivazione del relé (se elettromeccanico)
 +  * possibili malfunzionamenti
 +
 +I dispositivi necessari per questo tipo di circuito sono:
 +  * il pulsante, che aziona il relé
 +  * il relé, che comanda l'utilizzatore
 +
 +I **pulsanti** sono simili agli interruttori unipolari ma con un contatto - normalmente aperto o normalmente chiuso -  monostabile. Questo significa che quando cessa l'azione sul pulsante il contatto ritorna automaticamente in una posizione di riposo fissa (aperto o chiuso).
 +
 +I **relé** (vedi unità 5 del modulo 2) sono componenti elettromeccanici o statici (elettronici) che si comportano come interruttori con comando a distanza. In pratica con i relé è possibile controllare carichi di una certa potenza con segnali di bassa intensità. Nel relè sono presenti sia il circuito di comando che quello di potenza; in un relé elettromeccanico troviamo:
 +  * la bobina, che fa parte del circuito di comando e viene eccitata con la pressione dei pulsanti 
 +  * i contatti, che fanno parte del circuito di potenza e alimentano l'utilizzatore
 +
 +Il tipo di relé che viene usato negli impianti di illuminazione è quello //passo-passo// (o //bistabile// o //relé interruttore//). In questo tipo di relé quando si eccita la bobina premendo il pulsante si provoca alternativamente l'apertura e la chiusura di un contatto. Questo permette di accendere e spegnere un punto luce con una singola pressione di un pulsante, come nel circuito di figura 14. Osserviamo che:
 +  * il circuito di comando non è in bassa tensione (si veda la figura 15 per questo tipo di soluzione)
 +  * lo schema funzionale è particolarmente utile perché più leggibile e perché evidenzia:
 +    * la separazione tra i circuiti di comando e di potenza
 +    * la logica del comando
 +
 +Osserviamo inoltre che negli schemi si usa la stessa sigla per il contatto e la bobina del relé che, pur disposti in due rami distinti, risultano collegati con un tratteggio.
 ===== 7 Impianti elettrici in ambienti particolari ===== ===== 7 Impianti elettrici in ambienti particolari =====
  
Linea 116: Linea 147:
 La protezione dei circuiti è affidata ad **interruttori automatici magnetotermici** e, più raramente, a **fusibili**((l'intervento di un fusibile comporta la sua sostituzione quindi un'interruzione di servizio)). Nel primo caso si sceglie l'interruttore in modo che valga: La protezione dei circuiti è affidata ad **interruttori automatici magnetotermici** e, più raramente, a **fusibili**((l'intervento di un fusibile comporta la sua sostituzione quindi un'interruzione di servizio)). Nel primo caso si sceglie l'interruttore in modo che valga:
  
-$$I_b<I_n<I_z$$+`I_b<I_n<I_z`
  
-dove I<sub>b</sub> è la **corrente nominale** dell'interruttore, cioè la corrente di non intervento dell'interruttore, mentre I<sub>b</sub> e I<sub>z</sub> sono la corrente di impiego del circuito e la portata del cavo. Il fusibile invece viene scelto in modo che valga:+dove I<sub>n</sub> è la **corrente nominale** dell'interruttore, cioè la corrente di non intervento dell'interruttore, mentre I<sub>b</sub> e I<sub>z</sub> sono la corrente di impiego del circuito e la portata del cavo. Il fusibile invece viene scelto in modo che valga:
  
-$$I_f < 1,45 I_z$$+`I_f < 1,45 I_z`
  
 dove I<sub>f</sub> è la **corrente convenzionale di intervento** del fusibile che garantisce l'intervento del fusibile. dove I<sub>f</sub> è la **corrente convenzionale di intervento** del fusibile che garantisce l'intervento del fusibile.
Linea 128: Linea 159:
   * correnti di **cortocircuito**, quando si ha un guasto e un contatto a bassa resistenza tra due parti a tensione diversa   * correnti di **cortocircuito**, quando si ha un guasto e un contatto a bassa resistenza tra due parti a tensione diversa
  
-Nel primo caso abbiamo correnti di poco superiori a quella nominale (da 3 a 10 volte) che possono essere sopportate, ma per breve tempo; nel cortocircuito le correnti sono elevatissime e l'interruttore deve intervenire immediatamente. Per questo motivo il comando di apertura è affidato a due diversi dispositivi:+Nel primo caso abbiamo correnti di poco superiori a quella nominale (da 3 a 10 volte) che possono essere sopportate, ma per breve tempo; nel cortocircuito le correnti sono elevatissime e l'interruttore deve intervenire immediatamente. Per questo motivo il comando di apertura è affidato a due diversi dispositivi((per capire meglio il meccanismo con cui intervengono i due relè vedi [[https://youtu.be/Wje-pfilock|questo video su youtube]] o le figure in [[http://www.elektro.it/magnetotermico/magnetotermico_01.html|questa pagina]])):
   * il **relé termico** per le correnti di sovraccarico   * il **relé termico** per le correnti di sovraccarico
   * il **relé magnetico** per quelle di cortocircuito   * il **relé magnetico** per quelle di cortocircuito
unita_3_4.1446504798.txt.gz · Ultima modifica: 2020/07/03 15:59 (modifica esterna)