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attrezzatura [2016/09/18 14:31] adminattrezzatura [2020/09/26 13:40] (versione attuale) – [Come si salda] admin
Linea 27: Linea 27:
   * saldatore (controllare sempre che la punta sia pulita)   * saldatore (controllare sempre che la punta sia pulita)
   * spellafili   * spellafili
- 
  
 ===== Il saldatore ===== ===== Il saldatore =====
  
-La punta dello stagnatore (o saldatore) va pulita periodicamente. Una punta pulita ha un aspetto grigio e lucido, una sporca è nera ed è riconoscibile un deposito scuro sulla sua superficie. Lo sporco che si forma sulla punta è dovuto agli ossidi che si formano durante la saldatura. Una punta sporca non raggiunge una temperatura adeguata e produce saldature difettose. +La punta dello stagnatore (o saldatore) va pulita periodicamente. Una punta pulita ha un aspetto grigio e lucido, una sporca è nera ed con un deposito scuro sulla sua superficie. Lo sporco che si forma sulla punta è dovuto agli ossidi che si formano durante la saldatura. Una punta sporca non raggiunge una temperatura adeguata e produce saldature difettose.
  
 Per pulire la punta è sufficiente una spugna inumidita in acqua distillata. La pulizia va fatta praticamente ad ogni saldatura toccando la spugna. Prima di cominciare a saldare e prima di riporre il saldatore è bene pulire la punta dopo aver sciolto una goccia di stagno (il flussante contenuto nella lega di stagno aiuta ad eliminare l'ossido presente sulla punta). Per pulire la punta è sufficiente una spugna inumidita in acqua distillata. La pulizia va fatta praticamente ad ogni saldatura toccando la spugna. Prima di cominciare a saldare e prima di riporre il saldatore è bene pulire la punta dopo aver sciolto una goccia di stagno (il flussante contenuto nella lega di stagno aiuta ad eliminare l'ossido presente sulla punta).
Linea 37: Linea 36:
 Per pulire una punta molto sporca e scrostare l'ossido che non si riesce ad eliminare in altro modo si può usare una spazzola metallica. Per pulire una punta molto sporca e scrostare l'ossido che non si riesce ad eliminare in altro modo si può usare una spazzola metallica.
  
-Il saldatore può essere riposto nella scatola anche caldo ma deve essere sistemato "come si deve". In particolare non deve toccare parti in plastica.+Il saldatore può essere riposto nella scatola anche caldo ma deve essere sistemato "come si deve"; in particolare non deve toccare parti in plastica.
  
-===== Lo stagno =====+==== Lo stagno ====
  
 Per saldare si usa una lega di stagno. Oggi si usano leghe senza piombo che non sono tossiche ma fondono a temperature leggermente maggiori rispetto a quelle con piombo. La saldatura un po' più difficile. Per saldare si usa una lega di stagno. Oggi si usano leghe senza piombo che non sono tossiche ma fondono a temperature leggermente maggiori rispetto a quelle con piombo. La saldatura un po' più difficile.
  
-===== Come si salda =====+Ogni studente ha in dotazione un saldatore da 220V nel proprio cassetto. Otre a questi sono presenti delle stazioni saldanti con una base dove è possibile regolare la temperatura con precisione e dotati di accessori.
  
 +==== Come si salda ====
 +
 +Per imparare a saldare occorre un po' di esercizio. All'inizio è facile fare saldature con troppo (o troppo poco) stagno, con troppo (o troppo poco) calore e con residui di ossido (è scuro e si comporta da isolante). In questi casi il risultato è un cattivo (o incerto) contatto elettrico, che porta a comportamenti imprevedibili del circuito, e una debole connessione meccanica. Una buona saldatura ha un aspetto lucente, forma a cono e assicura un buona connessione meccanica.
 +
 +Procedura corretta per saldare:
   * la basetta può essere fissata sul supporto o appoggiata sul banco   * la basetta può essere fissata sul supporto o appoggiata sul banco
   * il saldatore deve essere efficiente, pulito e ben caldo   * il saldatore deve essere efficiente, pulito e ben caldo
   * inserire i componenti (prima quelli bassi, poi quelli alti) nei fori e divaricare i reofori per immobilizzarli   * inserire i componenti (prima quelli bassi, poi quelli alti) nei fori e divaricare i reofori per immobilizzarli
-  * toccare con la punta del saldatore piazzola e reoforo, poi avvicinare lo stagno+  * toccare con la punta del saldatore la piazzola e il reoforo, poi avvicinare lo stagno
   * lo stagno si scioglie sulle parti da saldare e si libera del fumo (è il flussante contenuto nella lega di stagno che reagisce con gli ossidi eliminandoli)((il fumo non è tossico ma meglio non respirarlo!))   * lo stagno si scioglie sulle parti da saldare e si libera del fumo (è il flussante contenuto nella lega di stagno che reagisce con gli ossidi eliminandoli)((il fumo non è tossico ma meglio non respirarlo!))
   * 2-3 secondi di contatto col saldatore sono sufficienti; se ci vuole di più vuol dire che qualcosa non va (ossidazione basetta o stagnatore) e comunque si rischia di staccare le piazzole    * 2-3 secondi di contatto col saldatore sono sufficienti; se ci vuole di più vuol dire che qualcosa non va (ossidazione basetta o stagnatore) e comunque si rischia di staccare le piazzole 
-  * una buona saldatura deve avere una forma a cono, non a goccia (in questo caso si ha una saldatura fredda e che fa un cattivo contatto con la basetta) +  * una buona saldatura deve avere un aspetto liscio e lucente, con lo stagno distribuito uniformemente intorno al reoforo, e con una forma a cono, non a goccia (in questo caso si ha una saldatura fredda e che fa un cattivo contatto con la basetta) 
-  * se la saldatura non riesce bene si può tentare di riprenderla o, ancora meglio, rifarla +  * se la saldatura non riesce bene si può tentare di riprenderla o, ancora meglio, rifarla dopo aver rimosso lo stagno con la pompetta (o con la calza di rame o con la pompa della stazione dissaldante)
 ===== Il trapano a colonna ===== ===== Il trapano a colonna =====
  
Linea 67: Linea 70:
  
 Si parte da piastre presensibilizzate formate da: Si parte da piastre presensibilizzate formate da:
-  * uno strato di bachelite+  * uno strato di bachelite o vetronite
   * un sottile strato di rame (pochi micron)   * un sottile strato di rame (pochi micron)
   * un sottile strato di pellicola fotosensibile   * un sottile strato di pellicola fotosensibile
Linea 73: Linea 76:
 Procedimento: Procedimento:
   * si stampa su carta il master del circuito stampato da produrre   * si stampa su carta il master del circuito stampato da produrre
-  * si toglie la pellicola protettiva dalle basette+  * si toglie la pellicola protettiva che ricopre le basette
   * si posiziona il master sopra la basetta la si mette nel bromografo per sottoporla all'azione dei raggi ultravioletti (UV)   * si posiziona il master sopra la basetta la si mette nel bromografo per sottoporla all'azione dei raggi ultravioletti (UV)
-  * si espone la basetta per un tempo di esposizione che dipende dal tipo di master (9 min con carta, 1'10" coi lucido); in questa fase i raggi UV attraversano il master in corrispondenza delle parti bianche del foglio e colpiscono la pellicola fotosensibile nelle zone dove non vanno le piste+  * si espone la basetta per un tempo di esposizione che dipende dal tipo di master (9 min con carta, 1'10" con fogli trasparenti); in questa fase i raggi UV attraversano il master in corrispondenza delle parti bianche del foglio e colpiscono la pellicola fotosensibile nelle zone dove non vanno le piste
   * con una soluzione di soda tiepida si elimina la pellicola colpita dai raggi UV esponendo il rame   * con una soluzione di soda tiepida si elimina la pellicola colpita dai raggi UV esponendo il rame
   * si elimina il rame esposto col un acido, il cloruro ferrico   * si elimina il rame esposto col un acido, il cloruro ferrico
attrezzatura.1474209075.txt.gz · Ultima modifica: 2020/07/03 15:59 (modifica esterna)