La breadboard permette di realizzare velocemente prototipi di circuiti senza bisogno di fare saldature. E' una basetta con dei fori dove, con una lieve pressione, si inseriscono i terminali dei componenti, collegandoli uno con l'altro1). Il circuito così realizzato può essere facilmente modificato e smontato per riutilizzare i componenti.
I fori della breadboard sono collegati tra loro elettricamente secondo questo schema:
Solitamente le righe rossa e blu servono per l'alimentazione mentre quelle centrali sono utilizzate per collegare i vari componenti.
Sono conduttori realizzati per avere un valore specifico di resistenza. Hanno forma cilindrica e presentano due terminali detti reofori. Il valore della resistenza è indicato con un codice a bande colorate stampato sul resistore. Il codice più comune prevede quattro bande che vanno lette a partire da quella più vicina ad uno dei due reofori2).
Il significato delle bande è il seguente:
Al colore delle prime tre bande è associato un numero come nella tabella seguente:
colore | numero |
---|---|
nero | 0 |
marrone | 1 |
rosso | 2 |
arancio | 3 |
giallo | 4 |
verde | 5 |
blu | 6 |
viola | 7 |
grigio | 8 |
bianco | 9 |
La quarta banda usa un codice diverso ma è sufficiente sapere che nei resistori più comuni il colore argento indica una tolleranza del 10% e quello oro del 5%.
Facciamo un esempio: se i colori delle quattro bande di un resistore sono marrone, verde, rosso e oro il valore della resistenza si ottiene così:
marrone -> 1 verde -> 5 rosso -> x 100 (due zeri, oppure 10^2) oro -> 5%
Quindi R=1500 Ω (oppure R=1,5 kΩ)
I resistori sono componenti commerciali e ovviamente non sono disponibili in tutti i valori di resistenza possibili ma secondo delle serie standard di cui la più comune è la serie E12. Questa è composta di 12 valori associati alle prime due cifre del codice a bande: 10, 12, 15, 18, 22, 27, 33, 39, 47, 56, 68, 82. Per ottenere un valore di resistenza non standard si possono collegare insieme più resistenze o utilizzare resistenze variabili.
I resistori possono essere collegati tra loro:
Le resistenze variabili sono componenti a tre terminali dove il terminale centrale può essere spostato per realizzare un valore di resistenza regolabile tra zero e un valore massimo indicato sul componente. Vengono chiamati:
Nell'immagine seguente sono riportati i sistemi di codifica più comuni per resistori e condensatori (dalla scheda integrativa sopra).
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